Presentazione
L’istituto si presenta come un’istituzione unitaria, la cui identità e i cui fini sono testimoniati dal Piano dell’Offerta Formativa, che rispecchia il contesto culturale in cui si colloca e tiene conto delle radici di appartenenza. L’ipotesi di riferimento che ha guidato la individuazione e la realizzazione del progetto si fonda sul presupposto che a ciascun alunno, portatore di peculiari caratteristiche emotive, sociali, culturali e cognitive, debba essere garantita “una effettiva uguaglianza delle opportunità”(Boschi, Borri 1993). Nella scuola, pertanto, occorre trasmettere non solo nozioni, ma attivare processi di pensiero che mettano in condizione l’alunno di imparare ad imparare. Dunque è necessario stabilire un ponte fra l’epistemologia delle aree disciplinari e l’epistemologia dei soggetti (Boschi). La memoria storica dell’istituto è ben radicata, infatti, per elevare gli standard di qualità del processo di insegnamento- apprendimento, da molti anni il corpo docente è impegnato in costanti aggiornamenti sulle innovazioni educativo – didattiche proposte dalle scienze dell’educazione. Tradizionalmente anche i genitori e le istituzioni territoriali sono coinvolti, compartecipando con specifici ma determinanti contributi. In tale quadro si inseriscono percorsi di ricerca, da sempre attuati e monitorati, e sperimentazioni sul campo in grado di rispondere più efficacemente ai bisogni degli allievi; da questo ne scaturisce una filosofia progettuale che poggia su alcuni nuclei fondanti:
- si trasferisce l’attenzione dal prodotto al processo, quindi le abilità su cui si interagisce non sono considerate come blocchi unitari, ma componenti emotive e cognitive che sottintendono una serie di processi;
- in una scuola che mira a sviluppare competenze, queste ultime sono intese come il frutto di una costruzione attiva dello studente, che interagisce dinamicamente nelle azioni educativo-didattiche affinché l’apprendimento assuma un valore generativo e significativo;
- si privilegia l’apprendimento intenzionale in situazione di laboratorio, considerato non solo uno spazio fisico, ma un abito mentale ottimale, dove espletare una metodologia attiva collaborativa e riflessiva;
- si ritiene indispensabile che l’alunno si ponga con atteggiamento consapevole sia per il compito da svolgere, sia per le azioni metacognitive necessarie all’eventuale correzione;
- tutti gli interventi, oltre a prevedere percorsi specifici per far progredire gli allievi nelle varie competenze, tendono a far assimilare ai ragazzi l’importanza assegnata all’impegno personale, controllabile e modificabile, che gioca un ruolo preponderante in tutte le circostanze di apprendimento;
- l’acquisizione di competenze è una meta complessa ed una sfida di tutta la componente docente, perché permette di andare oltre i contenuti, di assimilarli per saperli riprodurre e ritradurre in contesti diversi.